Capitolo 5

Impazienza & Idee (da riordinare!)




+*°*+*°*+ Draco +*°*+*°*+
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<< Blaise!!! La smetti di guardarti allo specchio ogni dieci secondi?? Sei insopportabile più di quando ti metti a cantare sotto la doccia e pure più di quando mi fai arrivare in ritardo a lezione! >> dico esasperato al mio migliore amico.

<< Ma Dra', fra qualche ora arriva qui Hermione!! Ti rendi conto? E poi io canto benissimo! >> risponde quasi indignato.

<< Appunto, arriva fra qualche ora! Per adesso datti una calmata.. E poi dato che sei così convinto di cantare benissimo perchè non accogli la Granger con una bella canzoncina? >> domando con un ghigno malefico e divertito allo stesso tempo.

Vedo Blaise sbiancare e irrigidirsi al pensiero che qualcuno possa sentire quant' è stonato, ma questo non mi basta, difatti continuo...

<< Sono sicuro che adora le canzoni italiane e poi se la delizi con la tua melodiosa e armonica voce forse non presterà attenzione al brufolo che hai sulla fronte. >>

Alla parola "brufolo" il mio eccentrico e vanitoso amico sgrana gli occhi dall' orrore e si catapulta di fronte allo specchio così velocemente da far pensare che si sia smaterializzato tra le mura di Hogwarts. Vedendolo così seriamente preoccupato per il suo aspetto non ho proprio resistito a prenderlo un pò in giro.. Chiariamoci non volevo che morisse d'infarto, è solo che - amico o no - prenderlo per i fondelli è uno spasso!

<< Dra, questa me le paghi!! Non ho nessun brufolo! >> esclama indispettito voltandosi con cipiglio minaccioso nella mia direzione.

Adesso con quella faccia incavolata è ancora più buffo di prima, così non riuscendo più a trattenermi gli scoppio a ridere in faccia.

Lui mi fissa un attimo perplesso e poi scuote la testa borbottando << Che razza di amico mi è capitato! >> poi però sorride anche lui e si va a sedere su una poltroncina in attesa della nostra ospite.





+*°*+*°*+ Hermione +*°*+*°*+
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Dopo che Calì finalmente si decise a correre verso il campo da Quidditch tirai un gran sospiro di sollievo e tornai in camera mia per finire di studiare. Sedendomi alla scrivania però mi accorsi che improvvisamente non avevo più voglia di aprire il libro, sentivo invece il bisogno pressante di pensare e schiarirmi le idee. Facendo comunella con due ragazzi Serpeverde mi stavo cacciando nei guai e di questo ne ero certa al 100%. Come se non bastasse, uno di loro sembra interessato a me e non so se questo sia un fatto positivo o una tragedia: da una parte Blaise mi piace perché è gentile, intuitivo, galante.. Dall'altra parte però mi auto-rimprovero dicendomi che non è affatto consigliabile un partner Serpeverde - per mille e più motivi che non perdo tempo ad elencare - e in più io davvero provo qualcosa per Ron! Ogni mattina prima di scendere a colazione incrocio le dita e prego che in seguito a chissà quale miracolo Ron si accorga di me. Ma ogni mattina dopo essere scesa in Sala Grande mi accorgo che nessun miracolo è avvenuto e che lui è lo stesso di sempre.. Mi chiedo come possa piacermi un ragazzo che s'ingozza di cibo ogni tre ore, che ha la testa piena di Quidditch, che di sentimenti ci capisce meno di un cucchiaino, che spesso mi fa arrabbiare.. Poi la sera, prima di adormentarmi, mi vengono in mente tutte le risposte. Mi piace per la sua semplicità, per come diventa tutto rosso in un baleno, per i suoi grandi occhioni azzurri in cui vorrei sprofondare, per la dolcezza che i suddetti occhi sanno far trasparire, per l'allegria e la grinta che lo caratterizzano, per come si mette a balbettare quando si tocca l'argomento "ragazze", per come mi chiede scusa in quel suo modo goffo che semplicemente adoro!

All'improvviso la porta della camera si spalanca facendomi sobbalzare e interrompendo le mie considerazioni su Ron. Mi volto turbata in quella direzione e vedo Gin tutta ansante aggrappata alla maniglia mentre cerca di riprendere fiato.

<< Ehi, ma che ci fai qui? Non dovevi essere al campo per allenarti? >> domando stupita di vederla.

<< H-Herm! Non s-sai che ca-casino è succ-cess-so!! >> balbetta col fiato corto. Preoccupata scatto in piedi e mi paro di fronte a lei per sapere il motivo del suo sconvolgimento.